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OPERA CIRCOLARE 1 DETTAGLIO-2

SCULTURE CRONOTOPICHE

Il termine “cronotipia” è stato costruito a base delle parole greche antiche "cronos" e "topos". [...]

Tutti e due i significati sono indefinibili e astratti. Si intende “cronos” nella lingua comune, lo spazio che separa due punti immaginari che noi definiamo come inizio e fine. In sostanza però il “cronos” è la sensazione della trasformazione  che sopravviene in relazione al movimento (es. è passato del “cronos” tempo dal momento che sono partito da casa fino ad arrivare a scuola).

Il bisogno umano ha diviso il tempo in parte ripetibili per avere uno strumento di riferimento.
Con il termine “topos” si intende nella lingua comune non solo il luogo, la terra, il punto materiale, ma anche il luogo nel suo senso generale, come ambiente, come  punto dell'universo ed in genere ogni cosa che può diventare campo collegato con il tempo ed il movimento come è stato definito precedentemente (es. il “topos” luogo della logica, della matematica).
Certamente come ho riferito sopra, le parole “cronos” e “topos” sono indefinibili astratte. Sono parole che l'uomo usa per esprimere la sensazione del movimento e la sensazione dell'immagine [...]

Renato Carnevale volendo esprimere a suo modo la “cronotipia” ha costruito le sue “sculture”.

K. Sueref, Cos'è la scultura cronotopica, ( leggi il  testo integrale)

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